Chi soffre di cefalee può essere riconosciuto invalido civile?
Sono l’avvocato Cinzia Laurenza fondatrice di “Avvocato Invalidità”, lo Studio legale specializzato nelle pratiche di invalidità civile, previdenziali ed assistenziali.
Pochi anni fa la cefalea è stata riconosciuta come malattia sociale. Si fa riferimento alla cefalea primaria cronica, che va accertata attraverso un’apposita diagnosi effettuata da uno specialista presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee e che stia durando almeno da un anno.
Perchè la cefalea è una malattia sociale?
In quanto, coinvolgendo un numero elevato di persone, incide sulla società e per questo devono essere predisposti strumenti di ricerca e di cura.
Si è confuso spesso il riconoscimento della cefalea come malattia sociale con il riconoscimento della cefalea come malattia invalidante, le due cose sono diverse e non vanno confuse.
La cefalea non compare nelle tabelle ministeriali che attribuiscono la percentuale di invalidità civile.
Tuttavia alcune Regioni riconoscono determinati punteggi ad alcuni tipi di cefalee primarie.
Precisiamo che se la cefalea consiste in una malattia autonoma si definisce cefalea primaria, se è invece il sintomo di un’altra malattia parliamo di cefalea secondaria.
In particolare le emicranie riconosciute sono
- L’emicrania cronica e ad alta frequenza;
- la cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
- la cefalea a grappolo cronica;
- la forma di emicrania parossistica cronica;
- le nevralgie unilaterale di breve durata, con arrossamento oculare e lacrimazione;
- da ultimo la forma di emicrania continua.
In questi casi viene riconosciuta una percentuale autonoma di invalidità civile che comunque non supera il 46%.
L’emicrania va quindi valutata anche insieme alle altre eventuali patologie al fine del riconoscimento dell’invalidità avendo cura di capire come incide nella vita del richiedente, se incide sulla capacità lavorativa o sulla capacità di svolgere i compiti della propria età.
La cefalea può manifestarsi con un fastidioso mal di testa ma, in casi gravi, anche con una sofferenza che crea notevoli disagi a chi li vive.
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Avv. Cinzia Laurenza